Un profeta? Un buon uomo?
Un rivoluzionario?
Fondatore di una nuova religione? Un medico? Un angelo adottato
da Dio come figlio? Un imbroglione? Un predicatore? Creatura o creatore?
1. Prima parte:
Che cosa dice di se stesso?
Se Gesù era veramente il Figlio di
Dio, cioè in sostanza Dio e non creatura, cosa avrebbe dovuto
dire? «Ciao, piacere, mi presento, sono Dio!» ??? Sarebbe
stato questo lapproccio più opportuno con le persone?
Sicuramente no. Non avrebbero dato ascolto
alle sue parole perché lavrebbero preso per pazzo.
La sua presentazione e rivelazione della sua
vera identità avviene quindi in modo più sottile,
meno irrompente, meno violento ma ciò nonostante in modo
chiaro e inequivocabile.
1.1. A solo 12 anni Gesù riconosce
il suo vero padre
Luca 2,49: Ed egli disse loro: «Perché
mi cercavate? Non sapevate che io dovevo trovarmi nella casa del
Padre mio?»
Già all'età di 12 anni Gesù sapeva chi era
il suo vero padre!
1.2. Gesù si chiama: «Figlio
delluomo»
Il termine più usato
da Gesù per parlare di se stesso è «il Figlio
delluomo». Qui si tratta di un TITOLO MESSIANICO
che ha la sua origine nellAntico Testamento:
Daniele 7,13-14: Io guardavo nelle visioni
notturne ed ecco sulle nubi del cielo venire uno simile a un Figlio
dell'uomo; egli giunse fino all'Antico di giorni e fu fatto
avvicinare a lui. A lui fu dato dominio, gloria e regno,
perché tutti i popoli, nazioni e lingue lo servissero; il
suo dominio è un dominio eterno che non passerà,
e il suo regno è un regno che non sarà mai distrutto.
«Figlio delluomo»
è un titolo di altezza, di potenza. Una potenza data
dallAntico di giorni, cioè da Dio Padre. Qui
vediamo il Figlio che riceve dal Padre la gloria e il dominio su un
regno che non sarà mai distrutto: il regno di Dio!
Giovanni Battista dirà di Lui:
Giovanni 3,35: Il Padre ama il Figlio e gli
ha dato in mano ogni cosa.
Inerente alla sua provenienza divina Gesù dichiara in Giovanni
8
Giovanni. 8,23: Ed egli disse loro: «Voi
siete di quaggiù, mentre io sono di lassù;
voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo.»
1.3. Gesù si presenta come «IO
SONO»
Una delle affermazioni più forti e
più espliciti da parte di Gesù troviamo in Giovanni
8,58 dove Gesù sta parlando con i giudei della sua identità:
Giovanni 8,58-59: Gesù disse loro:
"In verità, in verità io vi dico: Prima che Abrahamo
fosse nato, io sono". Allora essi presero delle pietre,
per lanciarle addosso a lui; ma Gesù si nascose e uscì
dal tempio, passando in mezzo a loro, e così se ne andò.
Giovanni 8:24: Perciò vi ho detto che
voi morirete nei vostri peccati, perché se non credete che
io sono, voi morirete nei vostri peccati".
Giovanni 8:28: Quindi Gesù disse loro:
"Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete
che io sono e che non faccio nulla da me stesso, ma dico
queste cose come il Padre mi ha insegnato.
Chi era il grande «IO SONO»
dellAntico Testamento? «Io SONO colui che sono»
è il nome di Dio, JAHWE (Esodo 3,14). Cioè
Gesù dicendo questa frase faceva capire che LUI è
JAHWE! Una grandissima cosa. Infatti i Giudei lo compresero,
lo consideravano una grande bestemmia e presero delle pietre per
lapidarlo.
1.4. Gesù parla con i suoi discepoli
della sua identità
Matteo 16,13 -17 Poi Gesù, giunto dalle
parti di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: "Chi
dicono gli uomini che io, il Figlio dell'uomo, sia?". Ed essi
dissero: "Alcuni, Giovanni Battista, altri Elia, altri Geremia,
o uno dei profeti". Egli disse loro: "E voi, chi dite
che io sia?". E Simon Pietro, rispondendo, disse: "Tu
sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". E Gesù,
rispondendo, gli disse: "Tu sei beato, o Simone, figlio di
Giona, perché né la carne né il sangue ti hanno
rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli.
Qui possiamo fare alcuni considerazioni: 1.
Tanti non sapevano chi era Gesù. Cera un mistero
attorno alla sua persona. 2. Chi sostiene (come i musulmani
e parti degli Ebrei) che Gesù era un profeta, sbaglia.
Lui era anche un profeta ma non solo. 3. Comprendere la divinità
di Gesù è rivelazione, un intervento di Dio.
In ogni caso Gesù afferma di essere
colui che Pietro sostiene, cioè il Messia (lunto di
Dio) Cristo, e il figlio del Dio vivente.
1.5. Gesù parla di se stesso in
parabole
Gesù parla di se stesso («il suo
amato figlio») nella parabola dei cattivi vignaioli Marco 12,1-12;
Matteo 21, 33-41; Luca 20,9-16
Marco 12,6 Gli restava ancora uno da mandare:
il suo amato figlio. Per ultimo mandò loro anche lui,
dicendo: "avranno almeno rispetto per mio figlio" Ma quei
vignaioli dissero fra loro: "Costui è l'erede,
venite, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra"
Questa parabola sottolinea che Gesù
è il Figlio e non uno dei profeti! Gesù è
lerede, nella persona di Gesù viene il proprietario!
Non è un semplice servo come i profeti, che Dio ha mandato
prima.
In Ebrei 1,1-3 dice: Dio, dopo aver parlato
anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei
profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del
Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose,
mediante il quale ha pure creato l'universo. Egli, che è
splendore della sua gloria e impronta della sua essenza,
e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo
aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla
destra della Maestà nei luoghi altissimi.
1.6. Gesù dice di essere uno con
il Padre
Giovanni 10, 30-33 «Io e il Padre
siamo uno». Perciò i Giudei raccolsero di nuovo
delle pietre a per lapidarlo. Gesù rispose loro: "Io
vi ho fatto vedere molte buone opere da parte del Padre mio; per
quali di esse mi lapidate?". I Giudei gli risposero, dicendo:
"Noi non ti lapidiamo per nessuna opera buona, ma per bestemmia,
e perché tu che sei uomo ti fai Dio".
Anche in Giovanni 17 Gesù parla della
sua unità con il Padre.
Giovanni 5,17-18: Ma Gesù rispose loro:
"Il Padre mio opera fino ad ora, e anch'io opero". Per
questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché
non solo violava il sabato, ma addirittura chiamava Dio suo Padre,
facendosi uguale a Dio.
Anche dalla reazione dei giudei si
comprende la gravità delle parole di Gesù. Anche se
non dice «Sono Dio» lo fa intendere.
Giovanni 14,11: Credetemi che io sono nel
Padre e che il Padre è in me, se no, credetemi
a motivo delle opere stesse.
1.7. Chi ha visto me ha visto il Padre!
Giovanni 14,8 - 9: Filippo gli disse: "Signore,
mostraci il Padre e ci basta". Gesù gli disse: "Da
tanto tempo io sono con voi e tu non mi hai ancora conosciuto, Filippo?
Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai dici: "Mostraci
il Padre?"
Unaffermazione molto forte: Chi ha
visto Gesù Cristo, ha visto DIO! Vedi anche Giovanni
1, 18
1.8. Signore mio e DIO mio
Giovanni 20, 27-28: Poi (Gesù) disse
a Tommaso: "Metti qua il dito e guarda le mie mani, stendi
anche la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo,
ma credente". Allora Tommaso rispose e gli disse: "Signor
mio e Dio mio!".
Gesù non corregge Tommaso. Se Gesù
non fosse Dio, avrebbe certamente ripreso Tommaso.
1.9. Il Signore del mio Signore
In Matteo 22 (Marco 12, Luca 20) Gesù
parlando del Messia fa una domanda ai Giudei alla quale non sanno
dare una risposta e con la quale rivela ancora la sua vera identità:
Matteo 22,42-46: "Che ve ne pare del
Cristo? Di chi è figlio?". Essi gli dissero: "Di
Davide". Egli disse loro: "Come mai dunque Davide, per
lo Spirito, lo chiama Signore, dicendo: Il Signore ha detto al
mio Signore: "Siedi alla mia destra, finché
io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi"?
Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio?".
Ma nessuno era in grado di rispondergli; e, da quel giorno, nessuno
osò più interrogarlo.
Due Signori! Due Adonai - gli
Ebrei leggevano Adonai (Signore) al posto di JAHWE - per
paura di nominare il nome di Dio invano. (Signore in
greco Kyrios è sempre un titolo di Altezza, potenza,
divinità.)
Dio Padre che parla con il Figlio:
"... siedi alla mia destra!" - Cosa dirà Gesù
al sinedrio (vedi sotto): «in avvenire voi vedrete il Figlio
delluomo sedere alla destra della Potenza ...»
1.10. Gesù viene condannato per
il fatto di essere il Figlio di Dio
Matteo 26,63-65: Ma Gesù taceva. E
il sommo sacerdote replicò dicendo: "Io ti scongiuro
per il Dio vivente di dirci se sei il Cristo, il Figlio di Dio".
Gesù gli disse: "Tu l'hai detto! Anzi io vi dico che
in avvenire voi vedrete il Figlio dell'uomo sedere alla destra
della Potenza, e venire sulle nuvole del cielo". Allora
il sommo sacerdote stracciò le sue vesti, dicendo: "Egli
ha bestemmiato; quale bisogno abbiamo più di testimoni? Ecco,
ora avete udito la sua bestemmia.
Gesù aveva taciuto per tutto il tempo
mentre lo accusavano con testimoni falsi. Risponde alla sola domanda
che riguarda la sua identità - pronunciando così
la sentenza della sua morte. Gesù stesso diventa autore della
sua condanna ammettendo la sua identità. Dicendo
la verità su se stesso.
Predice che in avvenire lavrebbero visto
seduto alla destra di Dio e venire sulle nuvole del cielo - la seconda
venuta di Cristo. Il «Figlio delluomo» che siede
alla destra di Dio e viene sulle nuvole dellcielo. Un chiaro
riferimento a Daniele 7! vedi sopra
Per i giudei era chiaro: Gesù si
faceva uguale a Dio! Questa era la sua bestemmia, la sua colpa
per la quale doveva morire.
Giovanni 5,17-18: Ma Gesù rispose loro:
"Il Padre mio opera fino ad ora, e anch'io opero". Per
questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché
non solo violava il sabato, ma addirittura chiamava Dio suo Padre,
facendosi uguale a Dio.
1.11. Il primo e lultimo, lalfa
e lomega, lonnipotente
Come si presenta Gesù a Giovanni in
Apocalisse 1?
Apocalisse 1,17-18: Quando lo vidi, caddi
ai suoi piedi come morto. Ma egli mise la sua mano destra su di
me, dicendomi: "Non temere! Io sono il primo e l'ultimo,
e il vivente; io fui morto, ma ecco sono vivente per i secoli dei
secoli amen; e ho le chiavi della morte e dell'Ades.
Bisogna leggere tutto il capitolo 1 dellApocalisse
per afferrare tutta la potenza, la gloria e maestà del Signore
Gesù Cristo risorto.
Apocalisse 1,7-8: Ecco egli viene con le
nuvole e ogni occhio lo vedrà, anche quelli che lo hanno
trafitto; e tutte le tribù della terra faranno cordoglio
per lui. Sì, amen. "Io sono l'Alfa e l'Omega, il
principio, e la fine", dice il Signore "che è,
che era e che ha da venire, l'Onnipotente".
nuvole -
ricordo Daniele 7 e Matteo 26,64! ogni occhio lo
vedrà anche quelli che lo hanno trafitto - ricordo sempre
Matteo 26,64!
LONNIPOTENTE - può una
creatura (e i TdG sostengono che Gesù è creatura)
essere onnipotente???
Gesù sostiene di essere il primo e lultimo! Può
una creatura essere «il primo»? Non cè
prima di lui il Creatore?
Primo e lultimo, principio e la fine,
che è, che era e che ha da venire - vivente per i secoli
dei secoli! cioè: Eterno! Solo Dio esiste sempre!
Per quello Diodati traduce il nome di Dio JAHWE con ETERNO.
Conclusione di questa prima parte:
Può Gesù essere stato un profeta
soltanto? Impossibile. Ci sono soltanto due possibilità visto
ciò che lui dice di se stesso: O lui era un pazzo! Un esaltato
di testa! Uno che pensava di essere Dio ma in verità era
solo malato di mente.
Oppure Lui era veramente ciò che diceva
di essere: il Figlio di Dio! In sostanza Dio! Sottomesso
al Padre, ma sempre divino - eterno - CREATORE (come
vedremo poi in tanti altri versetti).
Siccome nessun studioso serio sostiene che
Gesù era un pazzo resta il fatto che Gesù non può
essere altro che IL FIGLIO DI DIO - il RE dei RE, il MESSIA!
Giovanni in Apocalisse 19,11-16 descrive
Gesù di Nazareth:
11 Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco,
e colui che lo cavalcava si chiama IL FEDELE e il VERACE;
ed egli giudica e guerreggia con giustizia
12 I suoi occhi erano come fiamma di fuoco e sul suo capo vi erano
molti diademi, e aveva un nome scritto che nessuno conosce se non
lui;
13 era vestito di una veste intrisa nel sangue, e il suo nome si
chiama:
"LA PAROLA di DIO".
14 E gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano su cavalli bianchi,
vestiti di lino finissimo, bianco e puro.
15 Dalla sua bocca usciva una spada acuta per colpire con essa le
nazioni; egli governerà con uno scettro di ferro ed egli
stesso pigerà il tino del vino della furente ira di Dio onnipotente.
16 E sulla sua veste e sulla coscia portava scritto un nome:
IL RE DEI RE e IL SIGNORE DEI SIGNORI.
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